Costa Nostra Curinga
COSTA NOSTRA RENDE NOTO, SUO MALGRADO, CHE NON SUSSISTONO LE CONDIZIONI PER POTER SVOLGERE LA SETTIMA EDIZIONE DELLA FESTA DELLA CULTURA E DELL'AMBIENTE NELL'AREA IMPOSTA DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE. PERTANTO TUTTE LE ATTIVITÀ INERENTI IL FESTIVAL SONO ANNULLATE.
Non è bastato l'impegno che Costa Nostra anno dopo anno ha dedicato in modo del tutto volontario al recupero di parte dell'arenile di marina di Curinga. L'Amministrazione Comunale ha imposto con verbale di deliberazione n. 134 del 03.08.2017, che per l'area richiesta dall'Associazione Costa Nostra non ci sono le condizioni per il riconoscimento di interesse pubblico per lo svolgimento della Festa della Cultura e dell'Ambiente.
Costa Nostra e tutti i suoi sostenitori non capiscono l'ingiustificata disapprovazione e soprattutto si chiedono quale sia stato il criterio adottato per il “riconoscimento di interesse pubblico e i motivi di sicurezza pubblica” in un'area piuttosto che in un'altra.
Nonostante le interminabili difficoltà burocratiche, infatti, l'Amministrazione Comunale ha sempre appoggiato Costa Nostra per la realizzazione del Festival, festival che negli anni ha ottenuto un consenso importante all’interno della comunità curinghese, in Calabria e fuori regione, proponendo un insieme di attività culturali volte alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’intera area. Gli ecogiochi per i bambini, i tornei di beach soccer e beach volley, le escursioni, gli incontri tematici, l’ecoteatro e gli spettacoli musicali hanno giorno dopo giorno ripopolato Marina di Curinga, che fino agli anni 90 è stato luogo intensamente vissuto dalla comunità e che nel recente passato è stato teatro di abbandono e degrado.
L'impegno costante dal 2012 ad oggi ha portato i giovani volontari a ripulire l'arenile da circa 30 tonnellate di rifiuti solidi e da una quantità incalcolabile di rifiuti naturali. La rinascita del tratto di spiaggia ha avuto un traguardo ben più importante nel ritorno di interesse di imprenditori privati ad investire nella zona.
Poter svolgere il festival nell'area richiesta, area da sempre autorizzata per la realizzazione delle scorse edizioni (area denominata ASP2, zona destinata al marketing territoriale nel piano spiaggia attualmente in fase di approvazione al Consiglio Regionale), garantisce l'incolumità di tutti i partecipanti alle attività proposte da Costa Nostra grazie alla minuziosa pulizia a mano fatta negli anni nella suddetta area. La spiaggia di Curinga è infatti un Sito di Interesse Comunitario di conservazione di specie animali e vegetali (S.I.C. Direttiva 92/42/CEE Habitat recepita in Italia attraverso il DPR n 357/1997), per tale ragione l'unica modalità possibile di raccolta rifiuti è quella manuale.
Paradossalmente ci sarebbero le condizioni per riconoscere l’interesse pubblico e la sicurezza pubblica in un’area distante circa 300 metri a nord da quella richiesta, e che attualmente non è in grado di accogliere l’intera manifestazione a causa di vari problemi, tra cui:
la massiccia presenza di rifiuti che possono essere un pericolo per la sicurezza dei partecipanti alle attività in spiaggia;
l’insistere sulla stessa di importantissime specie psammofile facenti parte della Macchia Mediterranea che coesistono con rifiuti di ogni genere;
l’impossibilità di rimodulare gli spazi del festival nell’area imposta.
Costa Nostra è stata informata di tutto ciò soltanto a ridosso del festival, senza alcuna possibilità di alternativa concreta per la realizzazione della manifestazione e senza alcun rispetto per i soci e i cittadini impegnati in maniera totalmente volontaria nelle attività di valorizzazione del territorio.
Purtroppo non ci saranno né vincitori né vinti in questa vicenda, ma solo la volontà di frenare una delle manifestazioni curinghesi che contribuisce a rivitalizzare e aggregare la comunità.
Costa Nostra